Risultati derivanti da uno studio multicentrico sulla fistola aorto-enterica dopo trattamento endovascolare con stent-graft in aorta addominale (MAEFISTO)


Risultati derivanti da uno studio multicentrico sulla fistola aorto-enterica dopo trattamento endovascolare con stent-graft in aorta addominale (MAEFISTO)

Kahlberg A.a, Rinaldi E.a, Piffaretti G.b, Speziale F.c, Trimarchi S.d, Bonardelli S.e, Melissano G.a, Chiesa R.a, Apruzzi L., Tshomba Y., Chiesa R., Castelli P.

Journal of Vascular Surgery

OBIETTIVI/INTRODUZIONE

L’obiettivo di questo studio è stato quello di investigare sulla frequenza, le caratteristiche cliniche, le opzioni terapeutiche ed i risultati delle fistole aortoenteriche (AEF) che si sviluppano dopo trattamento di esclusione endovascolare di aneurisma dell’aorta addominale (EVAR).

METODI

otto centri italiani con un programma EVAR hanno partecipato a questo studio retrospettivo multicentrico e hanno raccolto dati sulle AEF sviluppatesi dopo un precedente EVAR. RISULTATI: un totale di 3932 pazienti sono stati sottoposti ad EVAR tra il 1997 e il 2013 presso i centri partecipanti. Nello stesso periodo, 32 pazienti presentavano una AEF durante il follow-up EVAR, 21 con l’EVAR eseguito per una malattia aneurismatica aterosclerotica (gruppo ATS) e 11 con l’EVAR eseguito per uno pseudoaneurisma post-chirurgico (gruppo PSA). L’incidenza dello sviluppo della AEF dopo l’EVAR è stata dello 0,46% nel gruppo ATS e del 3,9% nel gruppo PSA. Sia lo pseudoaneurisma anastomotico candidato all’EVAR (P .0001), sia l’EVAR in urgenza/emergenza (P =.01) sono stati significativamente associati allo sviluppo della AEF. Il tempo medio tra EVAR e diagnosi di AEF era di 32 mesi (intervallo interquartile, 11-75 mesi) per il gruppo ATS e di 14 mesi (intervallo interquartile, 10,5-21,5 mesi) per il gruppo PSA. Tra i cinque pazienti con AEF trattati conservativamente, due (40%) sono morti, a 7 e 15 mesi rispettivamente, e i restanti tre, vivi, con un follow-up mediamente di 12 mesi. La AEF è stata trattata chirurgicamente in 27 pazienti, in tutti questi si è avuta l’exeresi dell’endoprotesi, in 14 pazienti (52%) la ricostruzione aortica in situ e in 13 (48%) il bypass extra-anatomico. La mortalità perioperatoria era del 37% (10 su 27). Nessun ulteriore decesso aorto-correlato è stato registrato nei pazienti operati o ad un follow-up medio di 29 mesi.

CONCLUSIONI

Le AEF tardive si verificano raramente durante il follow-up di un EVAR, ma il rischio è significativamente aumentato quando l’EVAR viene eseguito in regime di emergenza o per il trattamento di uno pseudoaneurisma anastomotico in esiti di pregresso intervento chirurgico dell’aorta. Sia il trattamento conservativo che chirurgico di una fistola aorto-enterica post-EVAR sono associati ad alta mortalità. Tuttavia, escludendo il tempo perioperatorio, la riparazione chirurgica delle fistole aorto-enteriche sembra essere più risolutiva nel follow-up a medio termine.

10.1016/j.jvs.2016.04.008