Patologia Nefrovascolare

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La patologia nefrovascolare interessa i vasi sanguigni dei reni, chiamati vene e arterie renali. Quando il sangue fluisce normalmente attraverso i reni questi rimuovono gli scarti dell’organismo. I reni filtrano questi scarti nelle urine che si raccolgono in vescica ed escono dal corpo quando si urina. I reni aiutano anche a controllare la pressione sanguigna avvertendo la pressione e secernendo un ormone, chiamato renina, nel flusso sanguigno. L’ammontare di renina secreto Dai reni aiuta a regolare la pressione quando questa è troppo alta o troppo bassa. Quando i vasi sanguigni dei reni si restringono o si trombizzano si riduce la capacità dei reni di fare questo lavoro.

La stenosi delle arterie renali è un restringimento delle arterie die reni. Questa situazione può causare ipertensione e può eventualmente portare ad insufficienza renale. Trombosi delle vene renali si ha quando un trombo blocca le vene nei reni. La trombosi delle vene renali è rara e raramente interessa i reni, ma i trombi possono talvolta staccarsi e passare nei vasi che vanno ai polmoni causando una condizione grave chiamata embolia polmonare.

Sintomi

È possibile non avvertire alcun sintomo. La patologia nefrovascolare si sviluppa lentamente e peggiora col tempo. In caso di ipertensione il primo segno di stenosi delle arterie renali è che l’ipertensione peggiora e i farmaci antipertensivi possono non essere efficaci. Altri segni di stenosi delle arterie renali sono un soffio presente in addome che il medico può sentire con il fonendo, ridotta funzionalità renale, insufficienza cardiaca congestizia o, eventualmente una piccola riduzione di calibro dei reni.

Quando si verifica una trombosi venosa renale un coagulo nelle vene può staccarsi andando ad ostruire il flusso in vasi normali. Se questo avviene i sintomi possono includere:

  • Un dolore nell’addome, nelle gambe o cosce
  • Sangue nelle urine
  • Proteine nelle urine
  • Un rene ingrossato che il medico può avvertire
  • Febbre, nausea e vomito
  • Ipertensione
  • Improvviso edema delle gambe
  • Difficoltà di respiro

Cause

L’indurimento delle arterie abitualmente causa la stenosi delle arterie renali. Le arterie sono normalmente lisce e libere all’interno ma, con l’età, una sostanza vischiosa, chiamata placca, può accumularsi nella parete delle arterie. Colesterolo, calcio e tessuto fibroso compongono la placca. Man mano che la placca si accumula le arterie si restringono e induriscono.

Questo è il processo di aterosclerosi o indurimento delle arterie. Eventualmente la placca che si accumula può interferire con il flusso ematico nelle arterie renali.

Fumo, obesità, età avanzata, ipercolesterolemia, diabete e una storia familiare di malattie cardiovascolari sono fattori che aumentano la possibilità di sviluppare l’aterosclerosi.

La sindrome nefrosica è la causa più comune di un coagulo nella vena renale (trombosi delle vene renali). La sindrome nefrosica è una condizione in cui una larga quantità di una proteina chiamata albumina fuoriesce nelle urine. Altre cause di trombosi delle vene renali includono traumi, infezioni o tumori.

Diagnosi

II medico può raccomandare i seguenti esami per diagnosticare una stenosi delle arterie renali:

  • EcoDoppler, che permette di valutare il flusso sanguigno e gli organi usando una sonda ad alta frequenza. Con l’ecodoppler il medico è in grado di evidenziare il trombo, il punto di stenosi nell’arteria e può determinare anche il volume del rene
  • Angiografia, che è più invasiva, e può localizzare una stenosi po’ un’occlusione, può misurare il flusso sanguigno, e può essere usata per raccogliere un campione di sangue. Nell’angiografia viene iniettato del mezzo di contrasto nei vasi attraverso un piccolo catetere e poi vengono effettuate radiografie. Le strutture interne alle arterie appaiono sulle lastre perché i raggi non riescono a penetrare attraverso il contrasto. Questo esame è in grado di evidenziare la localizzazione e il motivo dell’ostruzione nei vasi sanguigni dei reni. Il contrasto viene più tardi escreto dai reni e, talvolta può alterarne la funzione
  • Tomografia spirale computerizzata, che crea immagini tridimensionali da radiografie a fette del corpo. Questo esame può impiegare mezzo di contrasto
  • Angio Risonanza Magnetica (MRA), che impiega campi magnetici e onde radio per produrre immagini tridimensionali delle arterie. Anche questo studio richiede l’impiego di contrasto
  • Scintigrafia, che impiega una sostanza radioattiva e una macchina speciale per analizzare il flusso sanguigno attraverso i reni.

Se il medico sospetta una trombosi delle vene renali può eseguire un EcoColorDoppler (ECD). L’ECD impiega onde ad alta frequenza che permettono di ottenere immagini del sangue che fluisce nei vasi. Se l’ECD rivela un possibile trombo il medico può impiegare Tc. MRA o venocavografia per localizzarlo ulteriormente. La cavografia venosa crea immagini delle principali vene dell’addome. È un tipo di angiografia dove il mezzo di contrasto iniettato permette di vedere il flusso sanguigno nelle vene su un monitor radiologico.

Trattamento

Farmaci

Quando il Medico fa diagnosi di stenosi delle arterie renali, può prescrivere farmaci antipertensivi che possono includere:

  • Diuretici
  • Beta-bloccanti
  • ACE inibitori
  • Calcioantagonisti

Trombolisi

Qualora si verifichi un’occlusione improvvisa nelle arterie renali, il Medico può suggerire una procedura chiamata trombolisi. Nella trombolisi il medico inietta un farmaco che scioglie il coagulo direttamente all’interno del coagulo attraverso un tubicino lungo e sottile chiamato catetere. Questa procedura, quando utilizzata, viene spesso praticata durante l’angiografia.

Se il Medico fa diagnosi di trombosi delle vene renali può prescrivere una terapia anticoagulante. Questa terapia riduce la capacità del sangue di coagulare. In casi critici di trombosi venosa può essere impiegata la trombo lisi.

Angioplastica e stent

Se le arterie renali sono parzialmente o completamente occluse è possibile impiegare una procedura chiamata angioplastica e stent. Per eseguire questa procedura il Medico inserisce un catetere attraverso una puntura, o talvolta una piccola incisione, e la guida attraverso il flusso sanguigno, alle arterie renali. Il catetere contiene un piccolo catetere che si gonfia e sgonfia spingendo la placca contro la parete dell’arteria. Successivamente viene inserito un piccolo tubo metallico, chiamato stent, nell’arteria per mantenerla aperta. Questa procedura viene eseguita durante l’angiografia.

Chirurgia

Due tipi di procedure chirurgiche che possono essere impiegate nel trattamento delle stenosi delle arterie renali sono l’endoarterectomia e il bypass. Nell’endoarterectomia delle arterie renali il chirurgo rimuove lo strato interno dell’arteria renale che contiene la placca. Questa procedura rimuove la placca e lascia un’arteria liscia e pervia.

Il bypass crea un percorso alternativo intorno all’arteria occlusa o stenotica. Per creare questo bypass il chirurgo impiega una vena o una protesi, chiamata bypass, al di sopra e di sotto del punto in cui l’arteria è occlusa. Questo crea un nuovo percorso che porta il sangue ai reni.

La scelta del trattamento dipende dalle diverse situazioni, dall’estensione e dalla localizzazione dell’occlusione.

Cosa bisogna fare per rimanere in buona salute?

Cambi dello stile di vita sono importanti per ridurre i problemi associati alla patologia nefrovascolare. Alcuni di questi cambiamenti includono: 

  • Smettere di fumare 
  • Mantenere il peso coroporeo ideale 
  • Controllare il colesterolo e i grassi nel sangue 
  • Controllare la ressione sanguigna 
  • Fare esercizio regolarmente 
  • Dieta a basso contenuto di grassi, proteine, sodio ed ad alto contenuto di fibre.