Confronto mediante propensity score-matching tra il trattamento endovascolare ed chirurgico tradizionale dell’aneurisma dell’aorta toraco-addominale

Confronto mediante propensity score-matching tra il trattamento endovascolare ed chirurgico tradizionale dell’aneurisma dell’aorta toraco-addominale

Ferrer C.a, Cao P.a, De Rango P.b, Tshomba Y.c, Verzini F.b, Melissano G.c, Coscarella C.a, Chiesa R.

Journal of Vascular Surgery

INTRODUZIONE/OBIETTIVI

Lo scopo dello studio era quello analizzare i risultati di pazienti con aneurisma dell’aorta toraco-addominale (TAAA) trattati mediante procedure endovascolare con endoprotesi fenestrate o endoprotesi ramificate e pazienti con chirurgia tradizionale.

METODI

Tutti i pazienti con TAAA trattati in tre centri diversi tra gennaio 2007 e dicembre 2014 sono stati inclusi in un database prospettico. I pazienti sono stati stratificati in base al trattamento endovascolare o chirurgico tradizionale, e i risultati sono stati confrontati utilizzando il propensity score matching (1:1). Le variabili includevano età, sesso, estensione dell’aneurisma, ipertensione, malattia coronarica, malattia polmonare cronica, diabete e funzionalità renale. Gli obiettivi primari erano mortalità e paraplegia. Gli obiettivi secondari includevano qualsiasi ischemia del midollo spinale (SCI), renale, respiratoria, le complicanze derivanti da queste ischemie o la morte a 30 giorni. Nei due gruppi sono stati messi a confronto la sopravvivenza e l’intervallo libero da reintervento.

RISULTATI

Su 341 pazienti, 84 (25%) hanno subito una procedura endovascolare e 257 (75%) chirurgia tradizionale. Dopo l’accoppiamento mediante propensity score matching (65 pazienti per gruppo), non sono emerse differenze significative tra i tassi di mortalità a 30 giorni (7.7% nell’ER e 6.2% nell’OS; P=1) e di paraplegia (9.2% e 10.8%, rispettivamente; P=1). L’ischemia midollare, renale e l’insufficienza respiratoria erano rispettivamente nell’ER e nell’OS del 12,3% e 20% (P =.34), 9,2% e 12,3% (P =.78), e 0% e 12,3% (P =.006).  L’incidenza dell’end-point composito è stata significativamente inferiore nei pazienti trattati mediante procedura endovascolare (18,5% in ER vs 36,0% in OS; P =.03). Secondo le stime di Kaplan-Meier, la sopravvivenza totale a 24 mesi era dell’82,8% nei pazienti trattati mediante procedura endovascolare (ER) e dell’84,9% in quelli trattanti mediante chirurgia tradizionale (OS), con tassi invariati a 42 mesi (P =.9). I tassi di invervallo libero dalla malattia sono stati del 91% contro l’89,7% a 24 mesi e dell’80% contro il 79,9% a 42 mesi per l’ER e l’OS, rispettivamente (P=3).

CONCLUSIONI

Un’analisi con propensity score matching nei pazienti trattati per aneurisma dell’aorta toraco-addominale suggerisce un beneficio precoce della procedura endovascolare rispetto alla chirurgia tradizionale per quanto riguarda gli endpoint secondari per ridotte complicanze respiratorie a 30 giorni. Non sono state riscontrate differenze significative nell’ischemia midollare e renale a 30 giorni e nei tassi di sopravvivenza ed intervallo libero dal reintervento a medio termine.

10.1016/j.jvs.2015.10.099