Visualizzazione dei circoli collaterali della vena innominata

Visualizzazione dei circoli collaterali della vena innominata

Civilini, E., Melissano, G., Bertoglio, L., Chiesa, R.

Milan, Italy Journal of Vascular Surgery 2010

Una donna asintomatica è stata sottoposta a una angio tomografia computerizzata (TC) per valutare un aneurisma toracico. Come reperto collaterale è stata osservata una compressione della vena innominata ab estrinseco. Questa è una condizione non comune che può essere scoperta incidentalmente mediante esami contrastografici1 in presenza di uno spazio diminuito tra lo sterno e i vasi dell’arco.
Durante l’esame è stato osservato un ritardo anomalo (30″) nel raggiungimento del massimo contrasto aortico. L’arteria carotide comune sinistra, insieme all’arteria innominata, originavano da un’ectasia del tronco comune (26 mm) associata ad uno spazio retrosternale ridotto (3 mm), con la conseguente compressione localizzata della vena innominata (A). I circoli collaterali della vena occlusa2 erano ben sviluppati (copertina, B): una rete paravertebrale e una grande vena toracica interna attraverso la parete toracica anteriore drenavano nella vena cava superiore, e il sistema azygos drenava nella vena cava inferiore attraverso la vena renale sinistra.

COMMENTO

Questo caso ha fornito una visualizzazione molto buona dei circoli venosi collaterali. Questo è importante perché la sezione chirurgica della vena innominata può essere utilizzata nelle procedure sull’arco portico sia open che in quelle ibride, per migliorare l’esposizione. Un attento studio di questi collaterali può essere di aiuto nel decidere se riattaccare o meno la vena.3
Una sternotomia in presenza di compressione cronica della vena innominata può comportare un aumento del rischio di sanguinamento dalle vene ipertrofiche della circolazione mammaria, che possono eventualmente essere sotto alta pressione venosa, come quando si tossisce o durante la manovra di Valsalva.4
Concentrandosi sul distretto renale, questo studio mostra chiaramente la circolazione anastomotica della vena renale sinistra verso il sistema azygous/hemiazygous. Questi collaterali diventano importanti, in caso di legatura della vena renale sinistra nel momento in cui ci si approccia all’aorta juxtarenale; ciò può essere eseguito con poco o nessun danno per la funzione renale del paziente, a condizione che non vengano legate anche queste vie.
In presenza di grandi aneurismi toracoaddominali, la compressione della vena renale sinistra può causare la dilatazione di questi collaterali, che decorrono lungo la faccia posterolaterale sinistra dell’aorta discendente; questi possono essere identificati e accuratamente legati per accedere in sicurezza all’aneurisma durante la riparazione aperta.

10.1016/j.jvs.2009.09.041