Ossidazione delle LDL in pazienti con severa aterosclerosi carotidea. Uno studio dei marcatori di ossidazione in vitro e in vivo.

Ossidazione delle LDL in pazienti con severa aterosclerosi carotidea. Uno studio dei marcatori di ossidazione in vitro e in vivo.

Maggi E, Chiesa R, Melissano G, Castellano R, Astore D, Grossi A, Finardi G, Bellomo G

Arteriosclerosis and Thrombosis 1994

Fra i vari fattori di rischio coinvolti nello sviluppo e nella progressione dell’aterosclerosi carotidea, è stato suggerito un ruolo rilevante dell’ossidazione delle LDL. L’ossidazione delle LDL è stata investigate in 94 pazienti con severa aterosclerosi carotidea sottoposti a endoarterectomia carotidea in elezione e in 42 soggetti di controllo accoppiati. L’ossidazione delle LDL è stata valutata in tutti i pazienti per (1) suscettibilità per l’ossidazione in vitro, (2) concentrazione di vitamina E e sua efficienza nelle LDL e (3) presenza di autoanticorpi contro le lipoproteine ossidate per monitorare l’avvenimento dei processi ossidativi in vivo. Non sono state riscontrate differenze tra i soggetti di controllo e i pazienti per quanto riguarda la concentrazione di vitamina E e la cinetica della formazione di dieni coniugati nelle LDL isolate esposte a CuSO4. Tuttavia, l’efficienza della vitamina E era minore (9.6 ±4.2 contro 30.2 ±7.6 min/nmol vitamina E) e la durata della fase di latenza vitamina E indipendente era maggiore (105.5 ±16.5 contro 58 ±11.8 minuti) nel gruppo di pazienti. Autoanticorpi contro le lipoproteine ossidate sono stati misurtati con la metodica ELISA usando le LDL native, le LDL ossidate con Cu (2+) o le LDL malondialdeide derivate (MDA-LDL) come antigeni. Per monitorare la reattività crociata degli anticorpi riscontrati con altre proteine ossidate sono stati impiegati l’albumina sierica umana (HSA) e l’HSA MDA-derivata (MDA-HSA). Il titolo anticorpale è stato calcolato come il rapporto tra le proteine native e modificate.

10.1161/01.atv.14.12.1892