Tromboelastometria rotazionale (ROTEM) per la riduzione della necessità di trasfusioni ematiche come strategia trasfusionale durante l’intervento di aneurismectomia dell’aorta toracoaddominale

Tromboelastometria rotazionale (ROTEM) per la riduzione della necessità di trasfusioni ematiche come strategia trasfusionale durante l’intervento di aneurismectomia dell’aorta toracoaddominale

Monaco, F., Barucco, G., Nardelli, P., Licheri, M., Notte, C., De Luca, M., Mattioli, C., Melissano, G., Chiesa, R., Zangrillo, A.

European Journal of Vascular and Endovascular Surgery 2019

INTRODUZIONE/OBIETTIVI

L’intervento di aneurismectomia dell’aorta toracoaddominale (TAAA) è una procedura complessa, associata ad un alto rischio di sanguinamento peri-operatorio e necessità di trasfusioni ematiche. Una elevato volume trasfusionale intra-operatorio è stato associato ad una maggior probabilità di morte intra-ospedaliera e una prolungata necessità di ventilazione meccanica. È stato eseguito uno studio comparativo con propensity score matching per valutare se l’introduzione di una strategia trasfusionale basata sull’utilizzo della tromboelastografia rotazionale (ROTEM) comporta la riduzione di necessità di trasfusioni ematiche allogeniche e influenza la morbidità nei pazienti sottoposti ad intervento di TAAA.

MATERIALI E METODI

Tutti i pazienti sottoposti ad intervento di TAAA presso l’Ospedale San Raffaele tra il 2009 e il 2017, sono stati inclusi nello studio. Fino al 2016 veniva utilizzato un protocollo basato sulla stima delle perdite ematiche e sui convenzionali test coagulativi. A partire dal mese di Marzo 2016 è stato introdotto e adottato un protocollo trasfusionale basato sull’utilizzo del ROTEM. Tenendo conto del bias di selezione dei pazienti è stato utilizzato un propensity score per eseguire il match dei pazienti.

RISULTATI

Cinquecentoquarantasette pazienti consecutivi sono stati inclusi nello studio. A seguito del matching tramite propensity score, 77 pazienti del gruppo sottoposto al protocollo ROTEM sono stati correttamente abbinati a 77 pazienti del gruppo standard. I pazienti gestiti con il protocollo ROTEM hanno ricevuto minori trasfusioni di emazie concentrate (3.5 [range 0e11] vs. 4 [range 0e 17]; p ¼ .026) e minori quantità di plasma fresco congelato (286 496 vs. 2,050 1,120; p < .001). Inoltre, un numero inferiore di pazienti ha avuto necessità di ricevere plasma fresco congelato (35% vs. 97%; p < .001). Nei pazienti del gruppo ROTEM è stata documentata una minor presenza di complicanze polmonari (44% vs. 83%; p ¼ .01). L’analisi dei costi ha evidenziato una rilevante riduzione delle spese per singolo paziente con l’introduzione del ROTEM (V834 V577 vs. V1,285 V851; p < .001).

CONCLUSIONI

La necessità di trasfusioni di prodotti ematici durante l’intervento di TAAA è stata notevolmente limitata dell’utilizzo di una strategia trasfusionale guidata dal ROTEM, che ha portato miglioramenti in termini di risultati clinici, incluso la riduzione dei costi, permettendo una miglior ridistribuzione delle risorse in una procedura in cui le perdite ematiche sono rilevanti.

10.1016/j.ejvs.2019.02.009