Risultati dell’uso routinario dell’accesso percutaneo con introduttori di grandi dimensioni (diametro esterno >21F) durante la riparazione endovascolare dell’aneurisma

Risultati dell'uso routinario dell'accesso percutaneo con introduttori di grandi dimensioni (diametro esterno >21F) durante la riparazione endovascolare dell'aneurisma

Melloni, A., Grandi, A., Spelta, S., Salvati, S., Loschi, D., Lembo, R., Melissano, G., Chiesa, R., Bertoglio, L.

Journal of Vascular Surgery 2021

OBBIETTIVO

L’obiettivo di questo studio è stato valutare le prestazioni dell’accesso percutaneo femorale con introduttori di grande diametro (diametro esterno >21F) impiegati principalmente per il trattamento endovascolare dell’aorta toracica e toracoaddominale e di stratificare gli esiti sulla base delle dimensioni dell’introduttore.

METODI

Tra dicembre 2015 e dicembre 2018, tutti i pazienti consecutivi che hanno ricevuto una riparazione endovascolare attraverso un approccio percutaneo con un dispositivo di chiusura vascolare mediato da sutura (VCD) e la tecnica preclose sono stati inclusi in uno studio retrospettivo monocentrico chiamato Totally Percutaneous Approach to Endovascular Treatment of Aortic Aneurysms (PEVAR-PRO). Le caratteristiche morfologiche dei vasi di accesso e i dati demografici dei pazienti sono stati registrati e il successo della chiusura a 30 giorni è stato definito come obiettivo primario. È stata eseguita l’analisi del successo della chiusura confrontando gli introduttori di grande diametro con quelli di piccolo diametro (diametro esterno ≤21F) dopo l’abbinamento 1:1 del propensity score delle variabili di confondimento preoperatorie.

RISULTATI

Il tasso di successo della chiusura dell’intera coorte di studio è stato del 94% (622 accessi femorali in 360 pazienti; età mediana, 74 anni; 84% maschi). L’analisi univariata ha identificato otto diversi fattori associati al fallimento, ma solo due sono rimasti significativi all’analisi multivariata: il diabete (odds ratio [OR], 2.8; 95% intervallo di confidenza [CI], 1.3-6.2; P =.011) e la stenosi dell’arteria femorale comune >50% (OR, 4.5; 95% CI, 1.3-13.7; P =.019). Dopo il matching mediante propensity score (1:1, 172 accessi femorali per gruppo), il tasso di successo della chiusura non era significativamente diverso tra gli introduttori a grande diametro e piccolo (90,7% vs 93,0%; P =.43). L’analisi multivariata del gruppo di grande calibro ha identificato due fattori associati al fallimento: arterie femorali piccole (<9 mm) (OR, 6.9; 95% CI, 1.5-31.6; P =.13) e calcificazioni del vaso di accesso che coinvolgono più di un terzo della circonferenza (OR, 7.9; 95% CI, 2.1-29.4; P =.002). Né il precedente taglio femorale (44 accessi [23%]) né la chiusura percutanea con VCD (38 accessi [20%]) hanno influenzato il tasso di successo della chiusura nel gruppo a calibro grande. Il fallimento della chiusura non ha aumentato significativamente la necessità di trasfusioni di sangue post-operatorie o la durata della permanenza in ospedale.

CONCLUSIONI

L’uso off-label dei VCD e della tecnica preclose per l’approccio percutaneo con introduttori di grande diametro necessario per le procedure endovascolari aortiche complesse è sicuro e fattibile. Il tasso di successo della chiusura non è significativamente diverso da quello ottenuto con l’applicazione on-label di VCD con introduttori più piccoli.

10.1016/j.jvs.2020.04.504