La classificazione dell’insufficienza renale cronica stratifica il rischio di mortalità dopo il trattamento elettivo endovascolare dell’aorta toracica

La classificazione dell’insufficienza renale cronica stratifica il rischio di mortalità dopo il trattamento elettivo endovascolare dell’aorta toracica

Marrocco-Trischitta, M.M., Melissano, G., Kahlberg, A., Calori, G., Setacci, F., Chiesa, R.

Journal of Vascular Surgery, Volume 49, Issue 2, February 2009, Pages 296-301

OBIETTIVO

I fattori di rischio per la mortalità perioperatoria e a lungo termine dopo il trattamento endovascolare dell’aorta toracica sono mal definiti. In questo studio abbiamo esaminato il significato prognostico dell’insufficienza renale cronica (CDK), un ben noto fattore predittivo di mortalità dopo la riparazione open dell’aorta toracica, utilizzando una classificazione dei gradi di insufficienza renale cronica basandosi sulla velocità di filtrazione glomerulare (GFR).

METODI

Un database prospettico è stato analizzato per 179 pazienti trattati elettivamente per TEVAR dal 1999 al 2007. La velocità di filtrazione glomerulare preoperatoria è stata stimata utilizzando la formula di Cockcroft-Gault. I gruppi di pazienti sono stati suddivisi in quattro quartili utilizzando i livelli basali di creatinina sierica (SC) e la velocità di filtrazione glomerulare, con il primo quartile con i valori più bassi e il quattro con i valori più alti, e nei cinque stadi di insufficienza renale cronica in ordine inverso (I GFR ≥ 90 ml/min/1.73 m2; II 60-89; III 30-59; IV 15-29; V < 15).
Il significato prognostico del valore della GFR preoperatoria e il grado di insufficienza renale cronica sono stati analizzati utilizzando analisi univariate e multivariate, e il test dei ranghi logaritmici di Kaplan-Meier.

RISULTATI

Un successo tecnico primario è stato raggiunto in 166 pazienti su 179 (92.7%), e un successo clinico iniziale in 158 (88.3%). La mortalità a 30 giorni è stata del 5% (9 casi). Paraplegia e paraparesi sono state osservate in 11 pazienti (6.1%), e completamente risolta in 6 casi dopo il drenaggio del liquido cerebrospinale. I quartili della velocità di filtrazione glomerulare e gli stadi di insufficienza renale erano fattori predittivi significativi della mortalità a 30 giorni (rispettivamente P = .004 e P < .0001), mentre i quartili dei livelli sierici di creatinina non hanno influenzato l’esito (P=.12). I quartili di velocità di filtrazione glomerulare preoperatoria e gli stadi di CKD erano predittori significativi di mortalità a 30 giorni (P = .004 e P < .0001 rispettivamente), mentre i quartili di SC non hanno influenzato il risultato (P = .12). In particolare, il I quartile della velocità di filtrazione glomerulare (<60 ml/min/1,73 m2) era associato a un rischio dieci volte maggiore di morte perioperatoria rispetto agli altri tre quartili (Odds Ratio 11,4, intervallo di confidenza al 95% 2,3-57,0, P = .003). La sopravvivenza a medio termine era dell’88,8% (159 su 179) a un follow-up medio di 35,6 ± 23,7 mesi. La sopravvivenza attuale a 60 mesi era del 57,8%, 81,1%, 92,3%, e 100% per i quartili di velocità di filtrazione glomerulare da I a IV rispettivamente (P < .0001), e 0,0%, 66,7%, 59,2%, 88,6%, e 100% (P < .0001) per lo stadio CKD da V a I rispettivamente. Nelle analisi univariate, l’età (P = .019), i quartili di SC preoperatori (P = .001), i quartili della velocità di filtrazione glomerulare (P = .0002) e gli stadi di CKD (P < .0001) erano tutti predittivi di mortalità a medio termine. All’analisi di regressione proporzionale di Cox multivariata, solo gli stadi CKD sono rimasti indipendentemente associati all’esito (P = .008).

CONCLUSIONI

La velocità di filtrazione glomerulare è un accurato predittore prognostico nei pazienti sottoposti a TEVAR. Inoltre, la mortalità perioperatoria e a medio termine è direttamente correlata alla gravità degli stadi dell’insufficienza renale cronica, consentendo l’impiego di un modello di stratificazione del rischio sia per la valutazione preoperatoria adeguata al rischio, sia per stabilire criteri di corrispondenza accurati per studi comparativi.

10.1016/j.jvs.2008.09.041