Intervento chirurgico aperto di aneurismi dell’aorta addominale prossimale analizzati in base alla anatomia, alla sede del clampaggio e alla valutazione di un possibile trattamento endovascolare

Intervento chirurgico aperto di aneurismi dell’aorta addominale prossimale analizzati in base alla anatomia, alla sede del clampaggio e alla valutazione di un possibile trattamento endovascolare

Mascia, D., Bertoglio, L., Kahlberg, A.L., Grandi, A., Melissano, G., Chiesa, R.,

Annals of Vascular Surgery 2020

INTRODUZIONE/OBIETTIVI

Nello studio sono state analizzate le esperienze riguardo interventi chirurgici aperti eseguiti per aneurismi dell’aorta addominale con colletto ostile, iuxta-renale, para-renale e sopra-renale e i risultati sono stati stratificati in base alla possibilità di esecuzione di un intervento endovascolare.

MATERIALI E METODI

I dati di tutti i pazienti trattati tra il 2010 e il 2015 sono stati raccolti in maniera prospettica ed analizzati retrospettivamente. Sono state valutate le TAC preoperatorie per la valutazione di un ipotetico intervento endovascolare equivalente (con 2, 3 e 4 finestre). I dati postoperatori sono stati suddivisi in base alla sede di clampaggio aortico: sopra-celiaco (SC), sopra-renale (SR), infra-renale (IR). Gli eventi avversi maggiori (MAE) considerati sono stati: mortalità, ischemia intestinale, infarto miocardico, paraplegia, insufficienza respiratoria, ictus e insufficienza renale.

RISULTATI

Sono stati trattati 157 pazienti; 93 presentavano i criteri per la valutazione delle immagini TAC (spessore degli strati <1.5 mm) e sono stati inclusi nello studio. La mortalità a 30 giorni è stata del 2.2% (SC 7.4%; SR 0%; IR 0%) e i MAE sono stati del 31.2% (SC 51.9%; SR 27.3%; IR 13.6%) nell’intera popolazione considerata. Dopo la pianificazione endovascolare, 11 pazienti sarebbero stati trattati con un dispositivo a 2 finestre (2-fen: 11.8%), 20 con 3 finestre (3-fen: 21.5%) e 62 con 4 finestre (4-fen: 66.7%). Solo nel 35.5% dei pazienti che sarebbero stati trattati con 4 finestre, è stato eseguito un clampaggio aortico SC, mentre nel 43% è stato eseguito SR e nel 21% IR. La perfusione renale/viscerale è stata eseguita in 45 pazienti (72.5%) del gruppo con 4 finestre e in 20 (64%) nei gruppi con 2/3 finestre (p<.001); la rivascolarizzazione renale/viscerale è stata necessaria in 23 (37.1%) dei pazienti con 4 finestre, in 5 (19.2%) dei pazienti con 2/3 finestre (p=.054).

CONCLUSIONI

Implementando i trattamenti endovascolari FEVAR si potrebbero ridurre gli eventi avversi maggiori, ma bisogna tenere in considerazione che il trattamento FEVAR per le patologie iuxta-renali può essere complesso e implicare il coinvolgimento dei vasi viscerali, al contrario di quanto avverrebbe nella chirurgia aperta, in cui, eseguendo un clampaggio aortico infra-renale, si hanno eccellenti risultati.

10.1016/j.avsg.2019.07.006