Lettera all’editore riguardante “Velocizzare la chirurgia aortica open: ridotta degenza post-operatoria con un percorso diretto all’obiettivo”

Lettera all'editore riguardante "Velocizzare la chirurgia aortica open: ridotta degenza post-operatoria con un percorso diretto all'obiettivo"

Marrocco-Trischitta, M.M., Melissano, G., Chiesa, R.

European Journal of Vascular and Endovascular Surgery

Egregio Signore,
abbiamo letto con interesse l’articolo di Murphy et al.1 e lo troviamo particolarmente prezioso per aver sollevato l’argomento della dimissione precoce dopo la riparazione chirurgica dell’AAA. Infatti, la degenza media postoperatoria di 13,5 giorni riportata dallo studio EVAR 1 non riflette la pratica chirurgica comune, e le preoccupazioni sollevate nell’ Invited Commentary riguardo al miglioramento dell’esito dei pazienti dopo una ridotta durata della degenza postoperatoria sembrano essere eccessive.2 Al contrario, ci chiediamo quale beneficio clinico possa essere associato a un decorso postoperatorio non complicato di due settimane. L’assunto storico che la riparazione chirurgica dell’AAA richieda il ricovero in terapia intensiva e la decompressione gastrica prolungata per l’ileo paralitico sono stati precedentemente messi in discussione, senza alcun danno per la qualità delle cure per i pazienti.3, 4 Gli autori hanno impiegato un eccellente percorso clinico diretto all’obiettivo simile a quello implementato nel nostro ospedale. Diversamente, però, noi puntiamo a dimettere i pazienti in quarta giornata post-operatoria, permettendo loro di sperimentare la canalizzazione intestinale e il ritorno alla dieta solida entro la terza giornata. Inoltre, il catetere epidurale viene rimosso il secondo o terzo giorno postoperatorio. Abbiamo raggiunto questo obiettivo nell’82% dei 1576 pazienti sottoposti a riparazione di aneurismi dell’aorta addominale presso la nostra istituzione tra gennaio 2001 e ottobre 2007. Un recupero completo delle funzioni vitali durante il ricovero ha migliorato la fiducia dei pazienti e la compliance dei parenti.
Riteniamo che la riduzione della degenza postoperatoria non necessaria, che abbiamo sostenuto sia per l’endarterectomia carotidea 5 che per la chirurgia aortica dal 1995, non solo riduce i costi ospedalieri, ma permette una distribuzione più razionale delle risorse nell’interesse dei pazienti che hanno maggiore bisogno di cure.

10.1016/j.ejvs.2007.10.009